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Il “Raider” Giovanni Bracco a Marina di Ragusa

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Il “Raider” Giovanni Bracco a Marina di Ragusa

” Evento unico in Sicilia “: sabato 30 Novembre 2013 alle ore 18,00 presso la meeting room del Porto turistico di Marina di Ragusa ci sarà un incontro con il giornalista “Raider” Giovanni Bracco, fresco reduce dal Raid Mediterraneo 2013. L’autore racconterà con dovizia di particolari tutti i retroscena della lunga ed impegnativa navigazione da Genova all’isola di Kastellorizo (Grecia) e ritorno. Durante l’incontro verranno proiettate le foto da lui scattate durante il raid, nonché quelle relative alla navigazione avvenuta in compagnia di Pieluigi Sommariva, tetraplegico da oltre 46 anni.
Presentatore e moderatore della serata Gianni Iengo, valente gommonauta ed esperto di meteorologia nautica. La partecipazione è gratuita e aperta a tutti, non mancate.

Praticare il diportismo a Scicli: sulle rotte di Montalbano tra sport, relax e cultura.

sulle rotte di Montalbano (dal giornale di Scicli 2 Nov 2013)
sulle rotte di Montalbano (dal giornale di Scicli 2 Nov 2013)

La navigazione da diporto detta anche nautica da diporto o diportismo è quel tipo di navigazione che è svolta in acque marittime interne usando un’imbarcazione (barca a vela o a motore, canoa, kayak o altro) per scopi sportivi e ricreativi e quindi svolgendo attività acquatiche come wind surfing, kite surfing, immersioni subacquee, pesca ricreativa o semplicemente esplorando le bellezze naturali della costa per conoscere nuovi territori e vivere le emozioni del contatto diretto con il mare.
E’ un’attività che contribuisce in maniera positiva a sviluppare e comunicare valori sportivi, culturali, ambientali e sociali e per i giovani può rappresentare un’ottima palestra per apprendere il rispetto della natura, la valorizzazione del lavoro in comune, il senso di responsabilità. Sebbene la nautica in generale sia considerata come l’hobby delle persone agiate che possiedono grossi yacht ormeggiati nei porti turistici delle località più esclusive, in realtà la nautica da diporto è innanzi tutto praticata dagli amanti del mare e dagli sportivi che praticano immersioni, canottaggio, wind surf, kite surf utilizzando imbarcazioni di minori dimensioni con costi molto più contenuti. Di fatto, lo sviluppo del settore della vendita di imbarcazioni e il conseguente ampliamento dell’offerta di mercato hanno permesso di sdoganare l’idea del diportismo d’élite introducendo il concetto di “nautica popolare” e quindi di un’attività ricreativa accessibile a tutti. Nel nostro territorio, ricco di splendide coste e di un clima favorevole alla pratica del diportismo in tutti i periodi dell’anno, la pratica della nautica da diporto può rappresentare una grande risorsa, che se sapientemente sfruttata può contribuire allo sviluppo di un’offerta turistica di qualità che da un lato valorizza le bellezze naturali del luogo e dall’altro può fungere da volano all’economia legata al turismo e al tempo libero.
Il diportismo nautico è però oggi caratterizzato da un forte squilibrio tra domanda di ormeggi e offerta portuale e tale carenza è considerata l’ostacolo principale per lo sviluppo italiano della nautica da diporto. L’incremento dell’offerta portuale potrebbe invece costituire un forte incentivo per lo sviluppo diportistico e il relativo indotto.
E’ assodato che un porto turistico che operi come punto di scalo all’interno di un itinerario nautico attrezzato, con disponibilità di posti barca, con la presenza di una serie di servizi di supporto e soprattutto localizzato vicino a luoghi di particolare bellezza da visitare durante la navigazione, rappresenta un forte fattore di sviluppo economico. In questo contesto il progetto del porto turistico di Donnalucata si configura come una risposta concreta che potrà innescare comportamenti virtuosi per l’espansione dell’attività turistica a Scicli accrescendo il valore del territorio e generando attività che al momento possono essere svolte soltanto al porto di Pozzallo o di Marina di Ragusa.

La nostra costa, oltre alle sue naturali bellezze, ha avuto la fortuna di essere stata scelta come set della fiction “Il commissario Montalbano” portando grande attenzione sul nostro territorio e facendo scoprire al turista che la zona del Val di Noto possiede arte, tradizione e cultura in un connubio di armonia tale che soggiornare nel nostro territorio è diventato sinonimo di vacanza culturale e di scoperta di piccoli piaceri della vita che conferiscono fattori di qualità al tempo libero trascorso in questa zona.

Veleggiare nel nostro mare, anche solo per un’escursione giornaliera, può rappresentare un’esperienza unica per il turista che scoprirà come il territorio visto dal mare possa assumere contorni e sfumature che dalla terra ferma vengono difficilmente colti. Un ideale itinerario, ad esempio alla scoperta dei luoghi di Montalbano visti dal mare, in partenza dal futuro porto di Donnalucata, può portare il turista ad ammirare dall’acqua il lungomare di Marinella ambientato appunto nell’antico borgo marinaro di Donnalucata; il borgo e il lungomare di Sampieri; l’oasi faunistica di Punta Corvo; “la Mannara” ovvero la Fornace Penna, luogo di misteriosi delitti nella fiction; la riserva naturale Macchia Foresta del Fiume Irminio; il faro di Punta Secca e la vicina casa del commissario Montalbano. L’itinerario può inoltre far scoprire le bellezze della costa iblea, le lunghe spiagge di sabbia dorata e le scogliere a picco sul mare.

Questa è solo una delle potenziali attività che il porto turistico di Donnalucata potrebbe offrire, ma basta poco per rendersi conto di come è possibile costruire un’offerta mirata che punti alla valorizzazione e alla piena utilizzazione del porto: escursioni di pesca turismo per offrire ai nostri turisti attività già collaudate in altre zone d’Italia; corsi di vela per avvicinare le persone all’attività diportistica; punto di partenza per escursioni nella vicina Malta; iniziative legate all’enogastronomia locale che possiedono forte attrattività verso i turisti.
Naturalmente il porto rappresenta l’approdo ideale, per quei diportisti di passaggio, che avrebbero la possibilità fare scalo direttamente a Scicli per visitarne le sue bellezze artistiche e monumentali e per fruire dei servizi connessi all’attività turistica.
Diportismo e attività collegate potrebbero essere una delle tante risorse nascoste per stimolare lo sviluppo economico e per rendere la nostra Scicli attrattiva e competitiva a livello nazionale e internazionale.